L'eccidio di Limmari

l' Ufficialità


"Dopo l' 8 Settembre 1943 con la proclamazione dell'Armistizio, l'Italia passa nel campo delle democrazie e dell'antifascismo e diviene terreno di scontro tra le armate alleate sbarcate nel Sud e le truppe tedesche attestate a difesa. Lungo l'Adriatico il contatto tra i tedeschi del Maresciallo Kesselring e le truppe inglesi al comando del Maresciallo Alexander, avviene presso i centri abruzzesi attorno al Sangro.
Kesserling ordina lo sgombero di numerosi centri abitati. La rivolta di Lanciano è repressa con decine di fucilazioni e subito dopo la città è messa a ferro e a fuoco.  Dove la popolazione non obbedisce intervengono le truppe speciali.
Il primo eccidio di massa di civili inermi avviene proprio a Limmari di Pietransieri, dove un gruppo di parà del III Battaglione, 1° Reggimento, della 1^ Divisione paracadutisti (Die Gruenen Teufel - i Diavoli Verdi)  comandata dal Generalmajor Richard Heinrich rastrella la località, porta gli abitanti in quella che le cartine indicano, per un crudele scherzo del destino, come Valle della Vita, e li massacra.

L'eccidio del 21 novembre è solo l'inizio dell'orrore…"

L'avanzata delle truppe alleate e delle  forze che si opponevano al nazi-fascismo, verso nord fu accompagnata dalle stragi tristemente note, che ne individuarono il percorso come tragici contrassegni.  S. Anna di Stazzema e Marzabotto sono soltanto due delle località che contrassegnarono questa "Strage degli  Innocenti".

Dopo la Liberazione,  le indagini sulla strage di Pietransieri partirono nel 1946; furono  condotte anche dal War Crime Group, sezione di Padova. Il 9 novembre 1947 viene emesso il rapporto d'indagine, redatto dal  capitano  R. L. Stayer, inglese. Anche se incompleto, dettaglia luoghi, personaggi, suggerimenti per ulteriori piste ed indagini. Persino nazisti da "rintracciare e catturare". Ma inspiegabile l'interruzione, ed un rapporto dei carabinieri sancisce anche localmente  l'archiviazione provvisoria.

Ma la tenacia tipica delle ns. genti ha supportato l'azione infaticabile di quanti non hanno voluto che la Memoria di questi Martiri sparisse con le loro stesse esistenze.

La prima commemorazione ufficiale della Strage si ebbe con la seduta della Camera dei Deputati del 21 Novembre 1949, della quale riportiamo il rendiconto stenografico testuale, arricchito dall'immagine della pagina 13653 degli atti parlamentari, evidenziando nell'ordine del giorno i nominativi dei deputati intervenuti nella commemorazione.

Da allora ecco via via , anche in tempi recenti, il susseguirsi delle lapidi, delle medaglie rituali, dei monumenti e dei discorsi in piazza. "

 

Tra le tante segnaliamo la recente iniziativa dell'Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, che ha inserito l'eccidio di Pietransieri nel Progetto " Noi Ricordiamo " , volto a perpetrare tra i giovani la conoscenza di tutta la nostra Storia. In questa prospettiva, giovani di Pietransieri hanno fatto visita alle Fosse Ardeatine a Roma, Domenica 25 Novembre 2007, seguendo a ritroso il percorso effettuato in Aprile da oltre 190 ragazzi romani.

Trovate nella sequenza allegata evidenza documentale di quanto appena descritto, e sarà ns. impegno arricchire periodicamente questa pagina con le immagini più attuali degli avvenimenti e/o le celebrazioni a Memoria della Strage di Limmari.

In questo spirito riportiamo il filmato realizzato dai ragazzi dell'Istituto Teofilo Patini di Castel di Sangro, che hanno preso parte alle cerimonie di commemorazione  del  20  e   21 Novembre 2007.

 

Recentemente, il 17 Aprile 2007, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha guidato una delegazione di 200 studenti ed insegnati di 35 Scuole Medie della città di Roma, coinvolti nel progetto educativo "Noi ricordiamo", realizzato dall'Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma. Dopo Sant'Anna di Stazzena e Marzabotto, è toccato a Pietransieri, terza tappa del progetto fortemente voluto dal Sindaco di Roma.

In quella circostanza Veltroni si rivolse ai ragazzi : " Chiudiamo gli occhi  e immaginiamo di essere in quel terribile 21 novembre 1943 ... e accendiamo insieme al cervello anche il nostro cuore. .... Le dittature sono la cancellazione violenta delle diversità (di pensiero, di  cultura, di vita ...)... Non più l'io al centro ( egoismo,ed egocentrismo), ma il noi ( amore, rispetto,solidarietà e altruismo)... Ricordo a voi giovani l'importanza dei valori della libertà e della democrazia... E invito la nuove generazioni, abituate ad occuparsi solo di se stesse, a ricordare che ci sono state persone che hanno sacrificato la propria vita per la libertà di tutti !  "

Testo ed immagini tratte dal libro PIETRANSIERI, ultimo volumetto della serie "i Gioielli" , scritto con profonda umanità pervasa di  limpida semplicità,  da Don Renato d'Amico  parroco di Roccaraso.

Ancora una volta Grazie di cuore, don Renato, per questa ulteriore lezione di vita !


A seguire una breve sequenza fotografica che presenta alcuni momenti salienti della visita degli studenti romani.   - Foto di Patrizia Olivieri -

 

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La circolare dell'Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma, datata 16 Aprile 2007.

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" Sulla "triste" storia dell'eccidio dei "Limmari" del novembre 1943 a Pietransieri sono state scritte numerose pubblicazioni....

.... Non si vuole fare qui un doppione di ciò che già esiste, ma solo aggiungere qualche ulteriore riflessione.

Ogni popolo, sente il dovere di richiamare alla memoria, sempre con orgoglio e con rispetto, i propri caduti. In ogni paese, piccolo o grande che sia. c'è sempre una lapide. o un monumento che ricorda il sacrificio di coloro che hanno dato la loro vita per la patria ......

24 anni dopo l'eccidio dei Limmari, nel 1967, i resti delle vittime della strage del novembre 1943 furono portati dal Cimitero al Sacrario. Padre Onorato de Amicis, del Convento Francescano di Pescocostanzo, accompagnò il mesto interminabile corteo di persone che sorreggevano in mano le cassette con i resti dei propri cari, per deporli con fede e con onore nel Sacrario, dove saranno custodite e dove riposeranno per sempre. "

[testi e foto tratti dal libro PIETRANSIERI, di don Renato D'Amico - pagg. 84 - 87]

I volti delle persone presenti nelle foto di oltre 40 anni addietro, esprimono più di ogni parola i sentimenti di commozione, di dolore, di cordoglio e di turbamento dell'anima di fronte a tragedie tanto grandi.

E' appunto nel raccoglimento della propria anima, che invitiamo i visitatori del nostro portale ad approfondire la propria conoscenza dell'accadimento che ha lasciato un segno indelebile oltre che nello spirito dei presenti, anche nella Storia del nostro territorio d'appartenenza.

Proponiamo all'attenzione dei navigatori alcuni dei lavori, sia tradizionali sia informatici, che hanno come argomento la Strage di Pietransieri, elencandoli nel box che segue:

EDITORIA

- Ines Casanova, Quando la liberta muore : Pietransieri.

- Renato Caniglia, Il mostro di Limmari: l'eccidio di Pietransieri.

- Italiano Oddis, Quel novembre del '43 a Pietransieri : l'eccidio di Limmari.

- Paolo Paoletti, L' eccidio di Pietransieri : un crimine doppiamente efferato: perchè compiuto contro innocenti che si sapevano tali.

- Lando Sciuba, La passione secondo Pietransieri. 12-21 novembre 1943.

WEB

- Fabrizio Franceschelli e Anna Cavasinni -

 La Guerra in casa

 


 

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