... i gruppi famigliari |
Non sono usuali le foto, specie dell’800, che riprendono gruppi famigliari di Rivisondoli. Sino ad allora le rarissime foto vedevano la luce solo per eventi particolari, e non sempre piacevoli. Il soggiorno dei Reali nel dicembre 1913 ebbe come ricaduta, tra l’altro, anche l’incremento delle foto del nostro paese, e da qui l’abitudine anche per le famiglie del mondo contadino, di immortalarsi ove possibile in immagini ufficiali, elevandosi in tal modo allo “status symbol” caratterizzante le famiglie più abbienti.. Per la il ceto popolare le foto sino ad allora venivano usate per preparare i classici quadri, appesi nell’ambiente principale dell’abitazione, ove apparivano moglie e marito in occasione delle nozze o ripresi nel periodo a cavallo di queste. Immagini queste che presentiamo nella sottosezione dedicata “le coppie”, e che a volte venivano realizzati nella “Merica” per vincere la struggente nostalgia che segnava la quotidianità delle persone lontane. Oltre quindi al desiderio comune di ritrarre i propri cari, non secondaria era la necessità di conservare saldi legami affettivi per quei congiunti che un amaro destino spingeva a varcare l’oceano per garantire la sopravvivenza propria e dei propri famigliari. Dai primi decenni del ‘900 prosperò l’artigianato ambulante della fotografia proprio sulla spinta di una diffusa necessità sociale, quella cioè di conservare saldi i legami famigliari tra congiunti forzosamente lontani. Nei paesi, come nelle più piccole frazioni montane veniva annunciato con congruo anticipo l’arrivo del fotografo, sempre in giorno non lavorativo, per dare l’opportunità ai meno abbienti di curare l’abbigliamento da utilizzare per la ripresa ufficiale. A volte si utilizzava uno sfondo costituito da un lenzuolo o una coperta con un minimo di decorazioni, per mascherare lo sfondo non sempre di “levatura fotogenica”. In alcune delle foto proposte non sarà difficile riscontrare alcuni di questi elementi, come p.e. nelle foto scattate dal fotografo che a Rivisondoli si piazzava nello spiazzo alla sinistra della scalinata che da Borgo San Giacomo porta a Piazzetta San Nicola. |
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In questa fotografia sono presenti molti degli elementi menzionati nel box introduttivo di questa pagina, che trae ispirazione proprio da questa immagine. Lo slargo ove si piazzava il fotografo non sempre era paludato dallo sfondo, e questa volta ci consente di vedere quelle che erano le strade e le mura delle case di Rivisondoli ancora una settantina di anni addietro. La foto venne commissionata al fotografo per un motivo ben preciso, essere inviata negli Stati Uniti all'altra figlia di Mario e Domenica, la maggiore Cladinora, da anni trasferitasi oltre oceano. |
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Collaboratori d'edizione: Angela I. ( Sulmona ); Ernestina I. & Raffella S. ( Milano ); Carmen M., Adriana & Chiara G. ( Roma ). |