... le coppie

RIVISONDOLinposa

La Voce di Rivisondoli

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Raccogliamo in questa pagine le foto che ritraggono coppie di sposi, foto che a volte erano presenti, al fianco del quadro della Madonna della Portella sulla testata del letto matrimoniale, per implorare sulla famiglia la benedizione della Madonna. Successivamente questi quadri uscirono dall'intimità famigliare, per fare bella mostra di se nell' ambiente principale dell'abitazione, a simboleggiare il riscatto sociale di tutta la famiglia, che se raggiunto lo era stato al prezzo di duri sacrifici e rinunce per tutti.

In tutte queste immagini la compostezza quasi statuaria della posa si appropriava caparbiamente di una eleganza e rispettabilità degna delle migliori famiglie della borghesia paesana, per riconquistare almeno iconograficamente, quel prestigio che veniva quotidianamente soffocato dalle fatiche dell' esistenza.

Come già accennato, queste foto venivano a volte realizzate oltre Oceano, o comunque laddove molti rivisondolesi hanno raggiunto la nuova condizione sociale, che proprio tramite queste foto testimoniavano ai congiunti lasciati in paese.

Con questa immagine desideriamo dare l'impronta all'intersa sezione, che nella sua completezza attiverà per molti le più riposte vibrazioni emozionali.

Il quadro, commissionato a New York, ci riporta a fine '800 e ci mostra, giovanissimi, Antonio Giovannelli ed Elvira D'Amicone. Mai Elvira varcò l'oceano; infatti l'artista americano ne estrasse l'immagine dal cammeo che Antonio mostra sul bavero della giacca, ed ecco il risultato finale della composizione.

 

E sulla sinistra ecco la foto da studio fatta contestualmente alla ripresa utilizzata per la realizzazione del quadro che abbiamo appena mostrato.

L'impietoso trascorrere del tempo ne segna inevitabilmente la superficie, ed il viraggio seppia, per la reazione chimica del bagno di fissaggio che oltre 110 anni fa impregnò le fibre di cellulosa, attenua inesorabile il contrasto dell'immagine.

Sottolineiamo il "set" stereotipato secondo i canoni dell'epoca che imponevano un drappeggio uniforme sullo sfondo, e  l'arredo in stile, in questo caso una piccola panca, che aiutava a restare fermi per tutti quei secondi che le lastre al bromuro d'argento richiedevano per impressionare l'immagine.

Noi immaginiamo il fotografo sotto la cappa nera delle grandi macchine piane, che scandiva il passare dei secondi ad un compassato Antonio, in una posa rilassata e nel contempo elegante, anche nel sorreggere il cappello a larghe tese.

E mille altre le sensazioni che soltanto le fotografie d´epoca possono evocare, specie se affettivamente non irrilevanti.

Noi nell'osservare quel cappello stile "cowboy" rivediamo Antonio nella prateria americana ove, contribuì alla costruzione della ferrovia che congiunse le due sponde del continente americano, confuso tra migliaia di emigranti europei, loro troppo intenti nella quotidiana fatica per accorgersi dell'epopea che si realizzava intorno a loro, ed enfatizzata successivamente nella filmografia USA.

Per Antonio, pastore di Rivisondoli, figlio di buttero di Frattura quel lavoro in America protrattosi per 11 anni, scandito dai tre viaggi del 1899, 1905 e 1910 rappresentava soltanto la realizzazione della casa per se e la propria famiglia,  che incrementava ad ogni suo ritorno a casa.


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Collaboratori d'edizione:   Carmen M., Adriana & Chiara G.  ( Roma ).

 

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