Vasta è l'iconografia della Chiesa Madre intitolata, come
tradizione delle popolazioni dedite alla pastorizia transumante, a
San Nicola di Bari, che campeggia in quasi tutte le foto
panoramiche del nostro Paese; altre immagini
sono anche presenti nelle due sezioni tematiche specifiche, dedicate a
la
Piazza, e
la Stele.
Per non tediare i visitatori del sito con noiose
ripresentazioni, periodicamente proporremo anche dettagli o
particolari di foto, evidenziandone gli elementi caratterizzanti.
Per altre immagini complete elencheremo tali elementi, ma non tutti,
proprio per stimolare l'interesse la curiosità dei navigatori, anche nel
suggerirci particolari che ci sono eventualmente sfuggiti. |
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il progetto d'inizio '900 per il rifacimento generale. la facciata in corso d'opera - 1906 - Interno - abside e navata centrale
Come consuetudine dell'epoca, una forma di autofinanziamento per la realizzazione dei lavori era l'emissione di cartoline commemorative, i cui proventi confluivano nelle magre finanze a disposizione.
Eccone un esemplare, dal quale rileviamo quella che fu inizialmente la facciata, e che riproponiamo nella foto a seguire, ripresa nel 1906 in prossimità del completamento dei lavori. Da notare inoltre la cuspide, originariamente prevista per la sommità dell'antico campanile, che fortunatamente, a nostro parere, non venne mai realizzata. In questa cartolina del 1906, utilizzata anch'essa come mezzo di autofinanziamento, risalta il contrasto tra la pietra antica del campanile settecentesco, annerito anche dal fumo dei vari incendi che si susseguirono nei secoli, e la pietra di Maiella della facciata. E fu proprio la consistenza di questa pietra, troppo morbida per resistere all'attacco del gelo e delle intemperie alle nostre quote, che rese indispensabile pochissimi decenni dopo, il rifacimento della facciata in mattoni rossi, come si presenta ancora ai nostri occhi.
Nei pressi dell'ingresso principale il nutrito gruppo dei conpaesani, che parteciparono quotidianamente, con convinta collaborazione gratutita, alle diverse attività di costruzione. Cartolina anni '50 che ci mostra l'interno della Chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola.
Molti sono i dettagli di elementi andati perduti nel tempo: l'antico crocefisso nel pulpito sulla sx, come la sua scala d'accesso, l'antica balaustra metallica cha delimitava l'abside, i candelieri sull'altare maggiore, l'organo pluricanne e le antiche raffigurazioni della Via Crucis. La Chiesa intitolata a San Nicola di Bari venne costruita riproponendo doversi elementi presenti nelle Chiesa di Santa Maria della Fonte o dell'Ospedale. Questo è rilevabile dalle foto che presentiamo a fondo pagina, le uniche disponibili della demolizione avvenuta dopo il terremoto del 1915.
In questa immagine proponiamo l'Altare Maggiore, che la nota in basso nella cartolina caratterizza in maniera inequivoca.
Dei numerosi elementi presenti, diversi si sono perduti nel passare degli anni, alcuni anche a seguito della spoliazione effettuata nell'inverno del 1943, quando la popolazione fu costretta ad evacuare il paese, su ordine delle truppe della Wehrmacht.
il progetto d'inizio '900 per il rifacimento generale.
Come consuetudine dell'epoca, una forma di autofinanziamento per la realizzazione dei lavori era l'emissione di cartoline commemorative, i cui proventi confluivano nelle magre finanze a disposizione.
Eccone un esemplare, dal quale rileviamo quella che fu inizialmente la facciata, e che riproponiamo nella foto a seguire, ripresa nel 1906 in prossimità del completamento dei lavori. Da notare inoltre la cuspide, originariamente prevista per la sommità dell'antico campanile, che fortunatamente, a nostro parere, non venne mai realizzata.
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COPYRIGHT.
Le immagini pubblicate in questa pagina sono protette a norma di legge;
necessaria specifica autorizzazione scritta dei proprietari per qualsivoglia
utilizzo al di fuori del sito
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La Piazza, come oggi la
conosciamo, è nata dall'area resasi libera dalla demolizione
della Chiesa di Santa Maria della Fonte
Ecco perché presentiamo l'immagine a
fianco, ripresa proprio durante le attività di demolizione della
Chiesa, gravemente danneggiata dal terremoto del Gennaio del
1915.
Sottolineiamo che la tipologia delle
volte ed i capitelli delle colonne sono stati fedelmente riprodotti
nella chiesa dedicata a San Nicola di Bari.
Analogamente diversi elementi
architettonici e sacri furono trasferiti nella nuova chiesa, come
documentiamo nella slideshow che precede queste note.
Sulla destra della foto fanno capolino
i rami dell'Olmo centenario, conosciuto a Rivisondoli come l'Albero
della Fonte, rami che si protendono verso le mura quasi a cercare di
cingerle in un ideale abbraccio protettivo.
E si, i Rivisondolesi
non erano d'accordo con le autorità nella demolizione della Chiesa,
ed i volti dei presenti rappresentano appieno lo stato d'animo con
cui vissero la vicenda.
Altro elemento da sottolineare è
"La Fonte", presente sulla destra del portale d'accesso alla
Chiesa. Questa era una delle due fontane pubbliche alle quali le
donne si recavano ad attingere l'acqua potabile con le conche che
trasportavano sul capo. |
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Foto tratte da "Rivisondoli.
Guida storico-artistica alla città e dintorni" di
CARSA Edizioni
- Archivio Soprintendenza P.S.A.E. - |
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Dettaglio della foto di cui sopra,
ingrandito per evidenziare le espressioni dei presenti.
Altri elementi caratteristici sono i
mantelli a ruota, i berretti di foggia varia indossati da tutti gli
uomini ed i candidi baffoni della guardia comunale che guarda con
aria interrogativa in direzione del fotografo.
La riconoscenza del nostro staff,
anche a nome di tutti i visitatori del sito, và alla
Carsa per
l'autorizzazione concessa |
alla pubblicazione di questo
straordinario documento, che fissa nel tempo uno dei momenti più
significativi
della storia del nostro paese. |
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