...  le Campane

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Ogni campana ha la propria voce, ogni paese ha la propria campana - Nulla più del suono delle campane può essere assunto quale immagine sonora della propria identità paesana, e per questo riportiamo nel quadro che segue alcune sequenze di melodie che scandiscono alcuni dei principali avvenimenti nel nostro paese.

Le registrazioni non sono state depurate dei rumori di fondo che inevitabilmente una registrazione amatoriale comporta, e questo proprio per rendere l'atmosfera più corrispondente alla percezione sensoriale che chiunque riceverebbe, passando casualmente in prossimità del campanile.

Per gustare appieno l'interezza dei brani nella completa limpidezza  dei suoni, avviare i singoli brani, solo dopo il completamento del precedente, o della base sonora d'avvio pagina.

Sottolineiamo con orgoglio la rarità dei documenti fotografici a lato.

Sulla sinistra un dettaglio dell'antico campanile (1741-1743) del Maestro Zappa di Pescocostanzo, ove risaltano nella cella campanaria, la campana lato ovest e la bifora di elegante fattura, lato sud.

Sulla destra, una rara immagine della campana benedetta il

 6 Dicembre 1931,

giorno dell'inaugurazione del nuovo fronte della chiesa, progettato dall'ing. Tollis di Pescocostanzo.

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 L

 Sia il campanile, che la campana qui rappresentati, sono andati distrutti durante gli eventi bellici del

 

 
Novembre 1943.

Da memoria d'uomo il suono delle campane ha scandito i ritmi della vita civile, accanto a quelli primari di natura religiosa della comunità paesana di Rivisondoli. Solo in caso di pericolo sono state eccezionalmente usate per chiamare a raccolta la popolazione.

Nel corso dei secoli, oltre all'uso prettamente religioso regolarizzato dal diritto canonico, le campane rivestirono a volte anche una valenza puramente civile. Ecco quindi il loro suono argentino scandire vari momenti della giornata, a partire dall'invito mattutino alla preghiera d'avvio della giornata lavorativa, passando poi per l'allegro scampanio all'Angelus che segnala la pausa per il pranzo di mezzogiorno, e giungere ai sereni e pacati rintocchi dell'Ave Maria.

Noi rivisondolesi siamo tra i non numerosi fortunati a poter ancora godere di questo segno caratteristico dell'identità paesana, fortunatamente non sostituito dal surrogato di amplificatori elettronici, freddo simbolo di modernità e di progresso tecnologico senz'anima.

Proponendo questi suoni desideriamo pertanto fare cosa gradita a coloro i quali, dovendo vivere lontano da Rivisondoli, sono privati del promemoria quotidiano con cui il suono delle campane scandisce il trascorrere del tempo. Oltre a ciò, desideriamo sottolineare anche quei momenti religiosi che costituiscono linfa vitale per l'Anima di ciascuno di noi, la quale non può restare insensibile alle vibrazioni con le quali questi suoni hanno accompagnato sin dalla fanciullezza, e tuttora accompagnano, la nostra esistenza terrena.

 

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