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l'Appuntamento
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Per qualsiasi richiesta o informazione, la ns. infoline è sempre a Vs. disposizione |
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marzo 2010 |
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Il brano di sottofondo, Ti racconto (Mauro Gioielli, Ivana Rufo) è eseguito del gruppo musicale Il Tratturo. | ||
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TI
RACCONTO
Ti racconto una storia infinita, una storia di tanti anni fa, se sia vera o inventata io non lo so, una fiaba ti racconterò.
E' una favola che fa pensare, io te la voglio narrare.
Piena di meraviglie e magie, di castelli di principi e re, di pastori dai flauti incantati, e di musiche e canti fatati.
E' una favola che fa sognare, e che ti arriva nel cuore.
Può sembrare che già l'hai sentita, che sia la storia della tua Vita, ed è questa la sua magia, storia tua ma anche la mia.
E' una favola tutta speciale, te l'ho voluta cantare.
L'Uomo vorrebbe che la propria Vita, fosse davvero una storia infinita, tutta passata a cercar d'imparare, come potere nel cielo volare, tutta passata a cercar d'imparare, come potere nel cielo volare, la Vita è per tutti un magico gioco, cadere e rialzarsi nell'acqua e nel fuoco.
Tu amico mio se vorrai viaggiare, va dove il cuore ti dice di andare, duro è il cammino e lunga è la via, sempre qualcun ti terrà compagnia, duro è il cammino e lunga è la via, sempre qualcun ti terrà compagnia, sarà di certo una donna e avrà un nome, chiamala forte se il cuore ti duole ........ |
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Questa immagine è una rappresentazione completa del racconto di Peppino Tiberi "Il Tratturo", presente nel sito dall'inizio dell'anno. La foto è stata ripresa ad inizio secolo in una località di quella che allora era definita parte della "Campagna Romana", ed oggi racchiusa all'interno del Raccordo Anulare. Siamo precisamente nella zona Appia Pignatelli, e sullo sfondo è riconoscibile la sagoma inconfondibile dell'Acquedotto Claudio. Con questa immagine desideriamo caratterizzare questo mese di Marzo, anche per realizzare un collegamento al nuovo racconto di Peppino, "Ru pucurarielle" del quale è in preparazione la pagina che contiamo di inserire a breve nel sito. La foto costituirà poi parte integrante dell'album fotografico che completa la pagina dedicata a "Il Tratturo", facendo parte delle cartoline inviate a Rivisondoli da Antonio, pastore che con uno dei figli trascorse una stagione lavorativa nella campagna romana. E qui quelli che definiamo "i casi della vita" si affacciano ancora in tutta la loro singolarità, rimarcando la propria imprescindibile appartenenza ad un "disegno" scandito nella realizzazione da "entità superiori", e non sempre intuibile e chiaro alla logica di noi umani. "Ru pucurarielle" al seguito del pastore Antonio ebbe qui, nella Campagna Romana, il completamento del ciclo addestrativo di pastore, ma il continuo esercizio fisico messo in atto nell'esecuzione del duro lavoro, il senso di disciplina e di gerarchia assimilato nella completa integrazione all'interno del gruppo d'appartenenza, il coraggio e la determinazione sviluppati nel superare le quotidiane difficoltà della vita non certo agiata né comoda, determinarono la svolta della sua vita. Tornato a Rivisondoli, mise a frutto tutto questo, sognando il riscatto sociale intuito nel soggiorno romano; contravvenendo ai divieti che la mamma gli frapponeva alla propria determinata e nel contempo dolce caparbietà, prese a partecipare (con successo) alle gare di sci e di salto dal trampolino che si tenevano a Roccaraso. Fece tesoro degli insegnamenti dei compagni più esperti (Deminiche, Giuannine, Alberte ed Ovidio), e raggiunti risultati sportivi non secondari, riuscì a superare la selezione effettuata qualche anno dopo da parte di un corpo militare. Il sogno "de ru pucurarielle" iniziò a realizzarsi; per alcuni mesi fu istruttore di sci e roccia in Trentino, ma purtroppo questo sogno fu interrotto dagli eventi bellici. Riuscì a superarli sia in terra d'Africa, che in India e Scozia facendo tesoro di quanto la Vita gli aveva insegnato nel percorrere a piedi il Tratturo Magno. La Vita poi lo rivide per decenni nuovamente a Roma, ove di tanto in tanto raccontava alle nipotine le esperienze da "pucurarielle", ed i ricordi della Campagna Romana che serbava nel cuore. Coloro che lo ascoltavano con rapita curiosità ed orgogliosa ammirazione, indulgevano di tanto in tanto su qualche (raro) vuoto di memoria. o momento di bonaria probabile "esagerazione" .... " ma nonno è normale a quasi 100 anni ...". E lui continuava nel racconto, infervorato dall'attenzione degli astanti, superando la naturale (comunque celata) stanchezza delle sue numerose primavere, e nascondendo un sorriso sornione sotto i folti baffoni. Ed oggi riposa lassù sul crinale di una collina della Campagna Romana d'allora, rivolto a quella distesa d'erba tuttora presente, sulla quale aleggia lo spirito dei pastori di un tempo ...., accompagnato, da marzo a marzo, dal fruscio del vento di 97 luminose primavere ......, Dolce riposo "pucurarielle", ... riposo eterno Luigino. |
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Questa pagina, composta nel Marzo 2009, secondo anniversario della scomparsa di Luigino GIOVANNELLI, ripercorre in un rapido flash back il luminoso percorso di vita "de ru pucuralielle", centrata essenzialmente sulle origini comuni ai "figli" degli Altipiani Maggiori d'Abruzzo. Abbiamo comunque reso onore alla Memoria dell'Uomo, dell'Atleta e del Soldato nelle singole pagine dedicate, coralmente armonizzate a sottolinearne la statura umana. Accogliamo oggi, nell'anno del centenario della nascita, il desiderio delle nipoti di vedere ancora presente in rete la figura di ".... quel bel nonno ....". Le accontentiamo, sottolineando da parte nostra la luminosità dello sguardo, di quegli intensi occhi azzurri. Lo sguardo, che spalanca la porta dell'anima di ciascuno di noi, esalta la semplice limpidezza dell'Anima di Luigino, l'ingenua, cristallina, convinta accettazione del proprio essere, sempre accompagnate dalla tenace, indubbia, intima soddisfazione del proprio operare quotidiano, per se e per tutti coloro che negli anni si sono avvicendati al suo fianco. |
Studio Fotografico Ada PEIRE' Ponte Pila C.so Buenos Aires Genova |
Studio Fotografico A. PASINA Chiavenna |
Totalmente assenti sono naturalmente le foto relative ai primi anni di vita; la condizione sociale, e le circostanze non permisero questo "lusso". |
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Le prime disponibili sono quelle successive all'arruolamento nelle Fiamme Gialle, presenti nelle varie pagine dedicate. Quella sopra sulla destra mostra un Luigino poco più che ventenne, fiero nella divisa d'inizio '900, da Allievo della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di stanza a Predazzo . Meno numerose sono al contrario le immagini "in borghese". Tra esse non è stato difficile, per esaudire il desiderio delle nipoti, scegliere quella che proponiamo, scattata in studio a Genova, anni '30. La ricercatezza nella realizzazione dello scatto, influenzata senza ombra di dubbio dai modelli, magari cinematografici del momento, fa ritenere che questa foto, oltre che dai genitori ai quali era destinata, riscosse numerose altre "ammirazioni", che oggi si concretizzano nell'orgoglio delle nipoti nel ricordarlo come " ........ quell'indimenticabile, carissimo, fantastico nonno ...... " |