... ricordiamo tutti che ???

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La Voce di Rivisondoli

Tra i numerosi documenti raccolti in ca. 50 anni di ricerca appassionata (c'è chi ha ravvisato in essa una qualche forma maniacale), se ne trovano alcuni non facilmente collocabili in una delle sezioni sin qui composte. A nostro avviso, si tratta pur sempre di documenti interessanti, tasselli potenzialmente utilizzabili in futuro per ricostruire compiutamente la storia della nostra identità paesana, che meritano comunque di abbandonare la polvere degli archivi e gettare un raggio illuminatore sul perchè di tante realtà paesane, oggi consolidate, ma che nel tempo hanno caratterizzato ciascuno con la propria individualità il contesto della Storia di Riviosndoli.

Per qualcuno di questi documenti, tutti rigorosamente autentici, ci siamo concessi piccole libertà artistiche, che comunque non inficiano la validità storica dell'argomento trattato. Per questo nostro approccio giocoso da semplici divulgatori, siamo certi sin d'ora della benevola comprensione dei Cattedratici della Storia, ai quali giunga il nostro sentito grazie per la continua, illuminata ed apprezzata collaborazione.

 

                                                                                                                                        
.

Decreto N°1963 -5 Maggio 1858- relativo alla cessione da parte del Comune di Rivisondoli di due piccoli fondi rustici alla Congregazione del Suffragio

Si trattò della permuta con il piccolo orto in contrada Fossato, che passò nelle disponibilità del Comune di Rivisondoli.

Il documento riporta i rispettivi allibramenti in Catasto, ed il riferimento all'avviso del Consiglio d'Intendenza del 24 Settembre 1857.

 

I decreti presentati  in questa prima sezione della pagina, fanno parte delle:

Raccolte Ufficiali delle leggi e dei decreti del Regno D'Italia,

che periodicamente venivano distribuite in tutti i Comuni del Regno appena costituito.

Rivisondoli  veniva  di  norma inserito in leggi o decreti che coinvolgevano il  territorio immediatamente circostante, se non addirittura quello di tutto l'Abruzzo Ulteriore II.

Non  molto  numerose  sono le promulgazioni specifiche per il  nostro  paese, ed in  questo caso  la  routinarietà  degli argomenti trattati impegnava non più di una decina di righe.

   Per questo motivo,     con evidente e comprensibile  spirito  di  parte, abbiamo voluto arricchirne la grafica, presentando il decreto su  una  pergamena  che  ne amplifica    il     contesto iconografico.

Per  altri  decreti,  già  in origine  contestualizzati in una grafica più ricercata, abbiamo conservato la stesura originaria, di stretta validità documentale.

(RIVISONDOLI - comune di quinta classe, circondario di Solmona, provincia Abruzzo Ulteriore II, Compartimentale Direzione delle Gabelle - Chieti).


I documenti sin qui presentati  suscitano almeno curiosità, se non proprio  interesse, per la valenza storica che rivestono. Gli avvenimenti cui fanno riferimento sono ormai così lontano nel tempo che per noi tutti non è facile, oggi, allocarne l'esatto riscontro temporale. I termini ed i fatti narrati sembrano quasi contestualizzarne la scena in un film di costume, tanto sono lontani dalla realtà odierna.

 Ben diverse al contrario sono le sensazioni che suscita nel nostro animo la visione del documento a lato, una vera rarità per la quale ringraziamo di cuore l'amico Peppino TIBERI.

La data è quella del 27 Ottobre 1943, periodo questo che tanto dolore ha lasciato nell'anima dei Rivisondolesi.

Si tratta dell'ordine di evacuazione del paese, che le autorità militari tedesche diffusero tra la popolazione tramite questi volantini, che al primo punto riportavano l'agghiacciante realtà:

1.) A causa militare il paese Rivisondoli sarà fatto saltare in aria.

Le conseguenze furono quelle da noi riportate alla pagina dedicata a Mons. don Antonio CICCARELLI, il quale in un suo manoscritto ci ha documentato quello che era rimasto del nostro paese, dopo lo sconvolgimento morale e materiale che la guerra aveva portato con se.

Per facilitare la comprensione del documento, ne riportiamo il testo, giunto sino a noi purtroppo parzialmente incompleto.

 

       Commandantura di localita                                         Rivisondoli, il 27.ottobre.43

            R i v i s o n d o l i

 

Commandantura di localita   -  Ordine N°  1

===========================

 

      1.)             A causa militare il paese Rivisondoli sara fatto saltare

              in aria.

      2.)             Tutti abitanti debbono abbandonare il paese Rivisondoli sino....

              il 30 ottobre 1943   alle  ore  12.00

      3.)             I vacuati debbono andare a Pettorano.

              Le vetture tedesche sulla strada Rivisondoli - Pettorano hanno

              assegno di portare via con se bambini e difettosi a Pettorano.

              A causa di un certificato che si va a prendere alla commandantura

              di Rivisondoli sarete rispedito con la ferrovia dalla commandantura

              di Pettorano nel territorio desiderato.

       4.)            Uomini e donne, che vogliono lavorare al esercito tedesco per

              soccorso pieno e guadagno, si debbono presentare al 29 ottobre 43

              alle ore 12.00 al piutardo alla commandantura di localita.

        5.)            La popolazione .......che .intento al esercito tedesco ri-

              ...................................................servizio, che autorizza per il

              soggiorno a Rivisondoli.

                         Tutti borghesi che ... tr...................il 30 ottobre.43 alle ore

              12.oo ancora a Rivisondoli senz .................soggiorno saranno ri.......

               tenuti come spioni.

        7.)             La commandantura di localita si trova ................ di .....

                         Garibaldi N° 1.

                                                

                                   

La foto che mostriamo sulla sx. rappresenta un vero e proprio "unicum".

 Allo stato dei fatti l'unica immagine che documenta, dopo molti anni dagli accadimenti, la presenza dei Paracadutisti tedeschi a Rivisondoli, ripresi in piena attività.

3 Fallschirmjäger

(Fsch.Jäg.Rgt.1) - 3° Battaglione - 11^ Compagnia, comandati dal famigerato Capitano Geog Schulze la cui firma appare nel documento che abbiamo appena mostrato,  ripreso anche nella foto a seguire.

I paracadutisti sono stati "immortalati" mentre erano intenti a posare un reticolato lungo l'attuale via Sulmontina che scende verso il Cimitero di Rivisondoli.

Inconfondibile sullo sfondo la sagoma di Monte Pratello, ed in primo piano la Costa Calda.

La statale 17, ancora all'epoca con il fondo in pietrisco  e  terra battuta, si mostra per una buona tratta verso l'incrocio con la provenienza da Pantaniello, e si inerpica successivamente su verso il valico della Madonna della Portella.

La presenza della neve in quota sottolinea il periodo invernale, probabilmente ben oltre l'evacuazione del paese ordinata per il 30 Ottobre 1943.


Sotto la firma in calce al manifesto in alto, appare in italiano, la dicitura :

 " Capitano e Comandante di località".

Mancando in chiaro il nome di questo Capitano, per anni vari storici si sono cimentati nella ricerca di immagini che lo ritraessero.

Il certosino lavoro di Alessandro Teti ha sortito un risultato insperato.

 Ecco il Capitano Geog Schulze,

Fallschirmjäger Regiment 1 (Fsch.Jäg.Rgt.1) - 3° Battaglione -11^ Compagnia,  che posa sullo sfondo delle macerie di Roccaraso, quasi di fronte ad un macabro trofeo.

I componenti di questa compagnia fennero definite "Beckerhorden" (le Orde di Becker) dal nome del comandante del 3° Battaglione e compirono azioni simili prima a Creta e successivamente in Francia.

Finalmente ha un volto l'uomo che lo storico e scrittore Paolo Paoletti individuò nel 1996 a seguito delle ricerche compiute a Friburgo presso il Bundesarchiv.


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la Voce di Rivisondoli  

 Quanto accadeva a Rivisondoli nell'ottobre del 1943 si inquadrava nella più ampia "exit strategy" adottata dalla Wehrmacht per contrastare l'avanzata degli alleati da sud, durante l'ormai inevitabile ritirata dell'esercito tedesco. Infatti negli stessi giorni vennero diramati dei comunicati anche nei paesi vicini, ed abbiamo l'opportunità di mostrarvi "ein Befehlzettel" recapitato alle autorità comunali di alcuni paesi del vicino Parco Nazionale.                                                                                         

 

IL COMANDANTE TEDESCO RENDE NOTO    il "26 Ott.%/1943

 

I Podestà dei Comuni di Scontrone e Villa Scontrone,Alfedena e Barrea

nonché i Sacerdoti degli stessi Comuni e qualche interprete,  sono invi-

tati a  presentarsi in  Alfedena, oggi  alle ore 14 e  debbono  indicare  al

Comando il numero esatto della popolazione dei rispettivi Comuni.

I  Podestà dei  detti  Comuni devono  riunire, per le ore 16  di oggi, nei

rispettivi  paesi, tutti  i padri  di famiglia  per comunicare  ciò che  sa-

rà ordinato dal Comando Tedesco.

 

 

                     Il Comandante

Ed ecco l'ordine del Comando Tedesco.

A differenza di quello diffuso a Rivisondoli, questo volantino era scritto in italiano corretto, certamente da un interprete di nostra madre lingua. Confrontando i due documenti è possibile rilevare che seppur guidati dalla medesima logica e necessità, quello di Rivisondoli rimarcava prevalentemente l'aspetto militare, rivestendo il nostro paese, unitamente a Roccaraso e Pietransieri, una valenza strategica sulla linea del fronte. Da qui il progetto, fortunatamente realizzatosi solo in parte, della sua distruzione.

In quello dei paesi del Parco Nazionale che secondo la Wehrmacht non sarebbero stati direttamente coinvolti dalla linea dei combattimenti, veniva sottolineato l'aspetto logistico dello sfollamento, sempre comunque accompagnato, con teutonica precisione, dalle melliflue lusinghe al collaborazionismo.

 

                                         COMANDO TEDESCO   li  26 Ottobre  1943

 

  

I)  La popolazione civile dei Comuni di Alfedena  Scontrone , Masseria Scon-

trone  e  Barrea,  e  specialmente  quelli  che si  sono trasferiti  in montagna,

debbono  entro  le  ore  24   del   giorno  corrente,  evacuare  i  rispettivi   paesi.

  L'Evacuazione  è  necessaria  per  motivi  di  guerra.

  Il Comando Tedesco  farà  il  possibile  aiutare  le  popolazioni.

  2) L'Evacuazione  dovrà  cominciare  dal  giorno  27  corrente.

  Tutti coloro che hanno mezzi propri  di  trasporto potranno liberamente usar-

li.  I  malati  ed  i  vecchi che non possono camminare saranno trasportati a par-

tire dal  giorno 28  corrente con automezzi del Comando Tedesco.

   La  marcia  delle  popolazioni  è  solo ammessa  sulla  strada  Villetta -Pescas-

seroli - Bisegna - Pescina.

   I  luoghi  dove  le  popolazioni  potranno  sostare  saranno indicati prima del

trasporto,  presumibilmente  sulla  linea   Pescina  -  Castelvecchio Subequo.

   3°) Le  popolazioni  potranno  scegliere  il  posto  più   adatto  per  fermarsi

nei  territori  suindicati.

    Le  popolazioni  potranno  portare  appresso  tutti i  viveri di cui dispongo-

no.  Quelli  che  saranno  trasportati dal Comando Tedesco potranno portare ap-

presso  tutto  quello  che  sarà  possibile,  a  seconda  delle  disponibilità  del

Comando stesso.

Gli  animali  che  saranno  necessari  per  il  trasporto  ed  il  foraggio  per  detti

animali  potranno  essere  portati  via.

    Tutto  quello  che  si  lascia  animali,  foraggio  ed  altro  deve  essere  denun-

ciato  al  locale  Comando  Tedesco.  Le  abitazioni  devono  essere  lasciate  aper-

te.  Chi  prende  roba  d'altri  o  saccheggia,  sarà  punito  con  le  leggi  di  guerra.

I  podestà  sono  responsabili  di  quanto  innanzi.

   4°)  Chi  dal  30 Ottobre  corrente,  alle ore 24,  è  trovato  nel  territorio  ol-

tre  la  linea  che  va  da  Scanno - Villetta  Barrea - Civitella - Monte  Meta  è

considerato  nemico.

   5°)  Gli  uomini  dei  predetti  Comuni possono restare con il Comando Tedesco

per  essere  adibiti  a  lavori  a  seconda  delle  proprie  capacità.  Essi   avranno

l'uniforme  ed  il trattamento  delle  Truppe  Tedesche. 

    Il  trattamento  ai  lavoratori  sarà  il  seguente:

    L.500.00  di  premio,  L.20.  oppure  L.8  giornaliere  a  seconda  se  si  tratta di

capo  operaio  o  di  operaio  semplice,  vitto  ed  abitazione  gratuita.   Famiglia

L.20   giornaliere.   Per  la  moglie  L.10  giornaliere.   Per  ogni   figlio  L.5.gior-

naliere.

                                                                          il   Comandante

Qui a fianco riportiamo un esempio della documentazione dalla quale abbiamo attinto le  informazioni relative all'attività dell'esercito tedesco, la nota Wehrmacht, nel territorio degli Altopiani Maggiori d'Abruzzo a cavallo tra l'autunno del 1943 e la primavera del  1944.

Cliccando sull'immagine di sinistra si accede all'album fotografico della pagina del Polo Museale di Rivisondoli, dedicata su fb agli accadimenti dell'inverno 1943, lungo la porzione della Linea Gustav che attraversava il nostro territorio.

Tramite l'immagine di destra, che riprende la copertina del volume "Crimini di guerra tedeschi in Italia - Colpevoli - Vittime - Accuse" si accede direttamente agli approfondimenti relativi all'Eccidio di Pietransieri, conosciuto anche come La Strage di Limmari.


Fallschirmjäger o "Grüne Teufel" come venivano definiti dal colore della tuta mimetica che sovrapponevano alla divisa blu della Luftwaffe, i paracadutisti tedeschi si distinsero durante II Guerra Mondiale per azioni eroiche, specie in Africa, e spettacolari azioni di intelligence, come p.e. la liberazione di Mussolini dalla reclusione sul Gran Sasso.


Per la visione integrale di alcuni link è necessaria l'appartenenza ai singoli Social Network (p.e. facebook).

Purtroppo questo alone di gloria militare è stato infangato da azioni criminali e stragi di civili inermi, ben note e per le quali la Storia ha già emesso sentenze inappellabili.

Della Strage di Pietransieri trattiamo approfonditamente nelle pagine del sito dedicate, e l'angustia che trafigge la nostra anima nel ricordare tali eventi storici ci accompagna inevitabilmente anche quando, come ora, cerchiamo di approfondire per solo dovere di cronaca gli accadimenti della Storia recente sugli Altopiani Maggiori d'Abruzzo.

L'album fotografico accessibile tramite la foto qui sopra, non vuole esaltare la guerra e la violenza, bensì perpetrare la memoria degli innumerevoli soldati di tutte la nazionalità, affiancati purtroppo da tanti civili inermi, che durante la seconda guerra mondiale hanno visto stroncare la propria esistenza a causa di una ideologia criminale.

Coerenti pertanto con l'immutabile spirito apolitico del mostro sito, cerchiamo di rendere il più realistico possibile il ricordo degli argomenti trattati, facendo ricorso non solo ad evidenze documentali, ma ove possibile affiancando filmati.

 Cliccando sul logo sottostante, è possibile visionare un

filmato d'epoca sui paracadutisti germanici.

Rot scheint die Sonne, fertig gemacht
Wer weiß ob sie morgen für uns auch noch lacht.
Werft an die Motoren, schiebt Vollgas hinein,
Startet los, flieget ab, heute geht es zum Feind.
An die Maschinen, an die Maschinen, 
Kamerad, da gibt es kein zurück. 
Fern im Osten stehen dunkle Wolken 
Komm' mit und zage nicht, komm' mit.

An die Maschinen, an die Maschinen, 
Kamerad, da gibt es kein zurück. 
Fern im Osten stehen dunkle Wolken 
Komm' mit und zage nicht, komm' mit. 

--------------------

Donnern Motoren, Gedanken allein, 
Denkt jeder noch schnell an die Lieben daheim. 
Dann kommt Kameraden zum Sprung das Signal, 
Wir fliegen zum Feind, zünden dort das Fanal. 
Schnell wird gelandet, schnell wird gelandet, 
Kamerad, da gibt es kein Zurück.
Fern im Osten stehen dunkle Wolken, 
Komm mit und zage nicht, komm mit.

Schnell wird gelandet, schnell wird gelandet, 
Kamerad, da gibt es kein Zurück.
Fern im Osten stehen dunkle Wolken, 
Komm mit und zage nicht, komm mit.

--------------------

Klein unser Häuflein, wild unser Blut,
Wir fürchten den Feind nicht und auch nicht den Tod,
Wir wissen nur eines, wenn Deutschland in Not,
Zu kämpfen, zu siegen, zu sterben den Tod.
An die Gewehre, an die Gewehre.
Kamerad, da gibt es kein Zurück,
Fern am Himmel stehen dunkle Wolken.
Komm mit und zage nicht, komm mit!

An die Gewehre, an die Gewehre.
Kamerad, da gibt es kein Zurück,
Fern am Himmel stehen dunkle Wolken.
Komm mit und zage nicht, komm mit!

Per rendere appieno l'atmosfera vissuta nei nostri paesi a cavallo tra il 1943 e la primavera del 1944, oltre alle immagini, proponiamo anche documenti sonori. Attivando il simbolo sulla destra   , si potrà ascoltare l'esecuzione completa dell'inno dei Paracadutisti germanici. Si tratta di una classica marcia militare, cadenzata all'incedere delle truppe, con il doppio scopo di rafforzare lo spirito di corpo dei partecipanti, ed impressionare gli spettatori, specie coloro che non partecipavano spontaneamente a tali manifestazioni di forza.

Sulla destra del box riportiamo anche il testo originale, per consentire a chi ha dimestichezza con la lingua tedesca, di comprendere meglio il sincronismo tra note ed il significato delle espressioni.


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